Experience nel metaverso: The WineHunter Hub
Continuano le esperienze nel metaverso. Oggi andiamo a visitare The WineHunter e il Merano Wine Festival in Spatial, un mondo immersivo creato da Connected Reality Italy.
All’entrata veniamo guidati nelle esperienze in lingua italiana e lingua tedesca.
A sinistra possiamo entrare in The WineHunter Room dove approfondire che cos’è il WineHunter Award ed i criteri di assegnazione del premio.
Abbiamo la possibilità di conoscere la storia del Presidente e fondatore del Merano WineFestival, Helmuth Köcher e vedere un video relativo al Merano WineFestival, festival che si svolge fin dal 1992.
Entriamo quindi nella galleria dove sono esposte le locandine dal 1993 al 2023 e possiamo acquisire maggiori informazioni sulla storia del Festival oltre a poter ammirare immagini storiche.
Un viaggio vero e proprio nella storia di questo Festival prestigioso.
Dall’entrata proseguiamo ora a sinistra ed entriamo nella Hall of Excellence dove possiamo vedere esposti i loghi dei produttori ed avere più informazioni sulle cantine e sulla loro storia.
Selezioniamo un produttore a caso ed usciamo dal mondo immersivo per atterrare in un marketplace dove troviamo due presentazioni: una del Presidente e fondatore del Merano WineFestival, Helmuth Köcher e una dei produttori che illustrano i vini vincitori del WineHunter Award. Per i prodotti troviamo il link al sito ed all’e-commerce oltre alle info di contatto e social dell’azienda.
Oltre ad aver visitato il mondo immersivo abbiamo intervistato Andrea Giglio di Connected Reality Italy per avere maggiori dettagli sulla realizzazione degli ambienti e sulle opportunità offerte dal metaverso al settore. Ecco l’intervista. Enjoy!
Quali sono gli aspetti del settore vitivinicolo che possono essere arricchiti dal Metaverso?
Il Metaverso è un concetto innovativo che permette di raggiungere clienti interessati ovunque essi si trovino grazie alla sua portata a livello globale, mantenendo allo stesso tempo costi ridotti. Rappresenta uno spazio che consente di personalizzare le esperienze in modo creativo.
I consumatori possono raccogliere le informazioni sulle specificità delle cantine, dei processi di produzione del vino e partecipare a degustazioni virtuali interattive. Questo porta a massimizzare il loro coinvolgimento, e di conseguenza, la fiducia riposta nell’azienda.
L’esperienza è inoltre caratterizzata da una forte interattività, permettendo la scelta dei vini e alla possibilità di ricevere raccomandazioni.
Per i produttori queste esperienze rappresentano un luogo dove sperimentare, testando nuovi concetti, etichette e strategie di marketing, senza dover essere legati al costo di una produzione fisica.
Le scelte dei clienti permettono di comprendere le preferenze, e dove concentrare la loro attività, monitorando l’effettivo interesse e ricevendo utili feedback.
Gli ambienti del Metaverso possono essere visti come luoghi dove sperimentare nuove tecniche di coltivazione, metodi di vinificazione e strategie di commercializzazione, senza compromettere la produzione reale.
Il Metaverso consente di trarre beneficio da elementi di marketing 3.0, quali NFT, servizi digitali, oggetti collezionabili e certificati digitali. Permette inoltre la raccolta ed analisi dei dati dei partecipanti.
Le stanze del Metaverso sono ideali per instaurare partnership, creare collaborazioni e ottimizzare la formazione a distanza.
Un obiettivo raggiunto dalla gamification è quello di informare ed educare intrattenendo con giochi divertenti ed attività ludiche interattive, quali quiz, escape room e cacce al tesoro.
Uno degli aspetti più interessanti è l’integrazione con piattaforme di social media e la possibilità di coinvolgere attraverso esperienze condivisibili e coinvolgenti. Per tale motivo,nella nostra esperienza, ogni tavolo dei singoli produttori da noi sviluppato rimanda con un link alla pagina corrispondente all’interno della piattaforma WineHunterHub, da noi sviluppata durante la pandemia. Qui sarà possibile trovare le presentazioni del WineHunter Helmuth Köcher per ogni produttore vitivinicolo ed enogastronomico, la presentazione dei prodotti premiati con le loro specificità, i canali social per entrare in contatto con i produttori e molto altro…
Quali sono le sfide affrontate nel realizzare un’esperienza metaversica per il settore vitivinicolo?
Trovandoci a realizzare un’esperienza abbastanza inedita per il settore vitivinicolo il primo obiettivo è stato quello di giustificare la sua ragion d’essere.
Esistono nell’immaginario comune diversi limiti cognitivi che vedono il Metaverso come qualcosa appartenente ad un contesto fantascientifico in completa rottura con il passato. Abbiamo quindi cercato di dimostrare la particolare attitudine di questi nuovi mezzi allo storytelling, raccontando la storia del Wine Hunter e dell’evoluzione del Merano Wine Festival in tutte le sue edizioni dal 92 ad oggi. Mezzi come la realtà metaversica “Spatial”, possono valorizzare la tradizione del settore vitivinicolo, mostrare la bellezza dei territori e le loro storie, tradizioni e cultura. Ciò porta da una parte a stabilire un legame emotivo con il prodotto e dall’altra a comprendere in fondo i valori, la mission e la passione dell’azienda.
Abbiamo poi dovuto superare diverse sfide tecniche, legate principalmente al fatto che l’esperienza doveva poter essere usata su qualsiasi dispositivo. Dall’ottimizzazione dei modelli 3D alla pianificazione e gestione dei diversi spazi abbiamo dovuto mantenere un grado di realismo tale da poter rappresentare il luogo fisico della Kurhaus, che ospita l’evento fisico del Merano Wine Festival dal 1992, ma fosse al tempo stesso abbastanza leggero da essere fruito in maniera ottimale. Abbiamo inoltre fatto ricorso all’intelligenza artificiale per realizzare uno sfondo circostante la struttura che rappresentasse un tipo di paesaggio simile a quello di Merano e contenesse elementi simbolici come quelli delle vigne.
Per migliorare la navigabilità abbiamo deciso di non rappresentare i produttori come persone fisiche, ma con i loro loghi, trovando una soluzione che pensiamo soddisfi i visitatori.
Un’ulteriore sfida è stata quella di dimostrare che il Metaverso non tenta, né rischia di sostituire gli eventi in presenza, non permettendo un’esperienza sensoriale limitata e l’assenza di interazione fisica. Può invece rappresentare un valido alleato agli eventi fisici invitando a prendervi parte. Un grande vantaggio delle esperienze metaverische, a differenza di quelle reali, è quello di non essere limitato da vincoli dovuti a limiti di tempo. Comunità di appassionati possono nascere, crescere e ritrovarsi all’interno di questi spazi virtuali.
Siamo consapevoli del fatto che sono ancora da tenere in considerazione limiti dovuti alla scarsa connettività, al tipo di dispositivi utilizzati, al divario digitale, allo scetticismo e al fatto che i partecipanti devono essere alfabetizzati all’utilizzo di questi nuovi strumenti. Con il miglioramento dell’hardware e il miglioramento delle connessioni, la risposta a queste criticità è nella tendenza a provare in prima persona ed essere immersi in queste esperienze inedite. “Provare per credere” ed essere realmente immersi in questi mondi condivisi fa capire il valore di questa esperienza.
Seguitemi per scoprire altri mondi immersivi :)